La scrittura autobiografica e la medicina narrativa hanno in comune l’obiettivo di guidare l’anima attraverso un percorso di guarigione. Stefania Polvani, presidentessa della Società Italiana di Medicina Narrativa, e la collega e facilitatrice della SIMeN Maria Pia Urbani, si sono incontrate nei pressi di Anghiari, proprio dove è nata la Libera Università dell’Autobiografia. Riflettendo sul valore della scrittura autobiografica, hanno naturalmente iniziato a parlare del progetto Erasmus+ “My Life In Europe”. Questo progetto, che è rivolto agli adulti over 60 (con o senza disabilità), mira a creare un gioco “serio”, di cui è prevista sia una versione digitale che cartacea, un’app gratuita scaricabile da https://mylifeineurope.nkey.it/ su PC, tablet e mobile, e un manuale metodologico, per la diffusione e la promozione della scrittura autobiografica a livello europeo.

Il gioco consiste in una serie di mazzi di carte, ognuno caratterizzato da un’immagine, una parola e una proposta di scrittura, che i giocatori, aiutati da un facilitatore, usano come stimolo per scrivere e raccontare di sé stessi. Alla fine del gioco, tutti gli scritti possono essere scaricati in PDF e condivisi con persone provenienti da tutti i paesi, creando così un archivio europeo della memoria. Gli stimoli narrativi dati dalle carte sono disposti in ordine cronologico, in modo che ogni giocatore possa tessere la trama della propria autobiografia. In questo modo, in un contesto narrativo privo di giudizi e in cui sentirsi al sicuro, con un facilitatore che incoraggia l’ascolto e la condivisione, si possono superare, attraverso la scrittura, le difficoltà della vita – trovare un nuovo equilibrio e ricominciare da capo, con un rinnovato senso di consapevolezza. Nel prossimo incontro, che si terrà in Portogallo, i partner del progetto metteranno in campo le loro skills per creare nuovi mazzi di carte che esplorino il potenziale di sviluppo del gioco “My Life in Europe”.